Chi Siamo

Le origini.

La ditta Rispoli nasce nel 1904 come attività di produzione e riparazione di ombrelli. In un piccolo locale del centro storico di Salerno, Domenico Rispoli e suo figlio Aniello lavorano con spirito di sacrificio e passione, raccogliendo grandi soddisfazioni da questa nuova avventura. Solo dopo la prima metà del secolo scorso però, il figlio di Aniello, Domenico, che pure aveva iniziato ad aiutare padre e nonno, decide di ampliare l'attività con articoli di merceria, seguendo così i loro passi e traslocando in un altro locale ma sempre nella stessa strada del centro storico, in via delle Botteghelle. Nel 1954 Domenico sposa la giovanissima Maria che anni prima aveva già deciso di affiancarlo, oltre che nella vita, anche nel lavoro. E' un periodo di incertezze ma anche di grande entusiasmo e sua moglie, con intelligenza e caparbietà, riesce ad imparare in pochi anni i "trucchi del mestiere" e a gestire con successo la vendita degli articoli di merceria. Domenico e Maria costruiscono giorno dopo giorno la loro clientela che, oltre ad acquistare la merce già pronta, commissiona loro anche articoli di artigianato legati alla sartoria come, ad esempio, cinture e bottoni rivestiti in tessuto. Intanto Domenico Rispoli abbandona la produzione artigianale di ombrelli a causa della concorrenza industriale, continuando l'attività di sola riparazione. Gli anni sessanta e settanta sono caratterizzati da una notevole spinta economica ed il lavoro dei coniugi Rispoli è ormai notevolmente aumentato, tanto più che è necessario restare tutta la giornata in negozio, soprattutto per soddisfare la richiesta di cinture artigianali, bottoni e fibbie rivestite. La rimagliatura delle calze di nylon viene introdotta dalla signora Maria che, con grande spirito imprenditoriale e da completa autodidatta, si reca in provincia di Napoli per acquistare l'attrezzatura necessaria ad iniziare questo nuova attività artigianale che le da grandi soddisfazioni per decenni, almeno fino alla fine degli anni settanta, quando il costo delle calze da donna diminuisce a tal punto da rendere sconveniente la loro riparazione.

La Merceria.

La Merceria Rispoli diventa rapidamente un punto di riferimento per le sarte professioniste ma soprattutto per le signore che preferiscono realizzare autonomamente i propri capi di abbigliamento. La confezione è ancora in una fase di alta qualità e i negozi di abbigliamento non hanno ancora subìto l'invasione della moda "Made in China" per cui, chi decide di acquistare un abito, sa di dover spendere un prezzo adeguato alla qualità del prodotto. Le signore che sanno cucire si recano così in via delle Botteghelle con il tessuto appena scelto e acquistano i bellissimi bottoni e le stupende passamanerie della merceria Rispoli.

Gli anni ottanta.

Gli ultimi due decenni del secolo scorso sono caratterizzati da una lentissima ma progressiva diminuzione delle richieste di articoli di merceria e artigianato. A causa dell'incremento della confezione a livello industriale ed alla diminuzione dei prezzi del settore abbigliamento, la richiesta di articoli e accessori per la confezione comincia a scemare. Anche le mamme che una volta amavano cucire, ora che sono nonne non riescono sempre a soddisfare le richieste dei figli e dei nipotini. Agli inizi degli anni novanta, il figlio di Domenico, Roberto, decide che continuerà la lunga staffetta di famiglia. Orgoglioso di un passato di sacrifici e di successi comincia a seguire soprattutto i segreti e gli insegnamenti di suo padre, bravissimo, instancabile e puntuale artigiano. Si dedica così alla realizzazione di cinture con il tessuto del cliente e alla riparazione di ombrelli. Intuisce che la vendita di mercerie subirà una flessione notevole negli anni a venire e così si dedica allo studio di quello che egli ama definire "recupero creativo", una forma di artigianato legato alla riparazione sartoriale ma caratterizzato dalla ricerca della perfezione, sia nell'esecuzione del lavoro che nel risultato. Per Roberto, un capo rovinato non deve essere solo riparato ma il lavoro eseguito deve essere perfetto, pari al nuovo, e se questo non fosse possibile per vari motivi, il recupero deve avere caratteristiche estetiche e funzionali indistinguibili da un oggetto appena uscito di fabbrica.

1999: la Merceria Rispoli cambia look.

Il rinnovamento è un processo indispensabile nella vita di un'attività e Rispoli decide di rinnovare anche i locali con un look più pulito e moderno ma sempre con richiami al passato e alle proprie radici. Il colore scelto è il blu che trasmette sicurezza e professionalità, caratteristiche richieste proprio da chi decide di affidarsi alla ormai famosa merceria di via delle Botteghelle.

Il terzo millennio.

Sembra il titolo di un film ma la sfida che ora bisogna affrontare è davvero ardua. I primi decenni del nuovo millennio sono quelli dove la Merceria Rispoli affronta il periodo più difficile in quanto la vendita degli articoli classici è diminuita enormemente. La caparbietà di Roberto però, è la base per un progetto nuovo, legata alle esperienze del passato e che si proiettano negli anni a venire. Alta professionalità, senso di responsabilità e passione per il proprio lavoro hanno permesso a Roberto di evidenziarsi nel campo artigianale che, ancora oggi, non ha mai perso forza e valore.

La Merceria Rispoli oggi.

Orgogliosi delle proprie radici e sicuri di poterVi offrire oggi tutta l'esperienza acquisita in più di un secolo di attività.

 Al Vostro servizio, dal 1904.